Vol. 1 n°2 - Scientia | Dicembre 2023
Articoli
Fabio Forgione
«Può darsi benissimo ch’io mi sia ingannato»: il "Novum corpus fontanianum" e la comunicazione della scienza nell’età dell’incertezza
Rocco Gaudenzi
L’artigiano e il rivoluzionario verso una teoria delle particelle elementari: influenze culturali, divergenze e rincontri
Livia Giacardi
Le ‘battaglie’ di Federigo Enriques in difesa della 'humanitas' scientifica e le ricadute sull’insegnamento della matematica
Alessandra Passariello, Luca Tonetti, Paola Zocchi
Patrimoni. Perché una rubrica sul patrimonio storico-scientifico?
Giancarlo Truffa
Riflessioni sulla catalogazione in Italia. L’esempio degli strumenti antichi di astronomia
Fedra Alessandra Pizzato
Did-acta. Prospettive Integrate. Una rubrica a servizio della progettazione didattica ed educativa per la storia della scienza
Cristina Faldi, Serena Tarocco
Alla scoperta del minimondo. Osservare, catalogare e disegnare per apprendere
Antonio Clericuzio, Maria Conforti
Biographica. Le biografie degli scienziati italiani
Vittoria Brambilla
Hannah Wills, Sadie Harrison, Erika Jones, Rebecca Martin, and Farrah Lawrence-Mackey, "Women in the History of Science. A sourcebook"
Massimiliano Badino
Federico Laudisa, "Dalla fisica alla filosofia naturale: Niels Bohr e la cultura scientifica del Novecento"
Claudia Addabbo, Alessandra Passariello, Valentina Vignieri, Denise Vincenti
Natura incognita. Luoghi, metodi e rappresentazioni nello studio della natura
Editoriale
Il secondo numero di Scientia consolida un accordo di collaborazione fra la Società Italiana di Storia della Scienza e la Fondazione Alinari per la Fotografia, che ha messo e metterà a disposizione il suo patrimonio per le copertine della nostra rivista. È per noi un momento di grande significato, non solo perché evidenzia l’importanza della collaborazione tra le istituzioni scientifiche, ma perché restituisce plasticamente gli intrecci tra storia della scienza e cultura visuale: come ci ricorda Warburg, fare-immagine è una caratteristica della nostra specie e ciò spiega i motivi per i quali le immagini sono diventate, nel corso del tempo, oggetto di studio di molte discipline, dalla letteratura alla storia dell’arte, dalle neuroscienze alla storia della scienza. I visual culture studies stanno, di fatto, caratterizzando diverse linee di ricerca a livello nazionale e internazionale e, recentemente, sono focus tematico anche di corsi universitari. Questa collaborazione consente, dunque, di valorizzare un ricco patrimonio fotografico attraverso delle ricerche che evidenzino - anche mediante l’utilizzo delle nuove forme di comunicazione - i legami tra storia della tecnologia e fotografia.
In questo numero, abbiamo deciso anche di far precedere ogni sezione della rivista da un editoriale, a cura dei responsabili, che ne delineasse gli obiettivi e fornisse un quadro teorico, inserendole nella più ampia cornice della storia della scienza. Queste scritture avranno anche una funzione di ‘servizio’ per tutti quei ricercatori che saranno interessati a pubblicare i loro studi nella nostra rivista.
La sezione Studia di questo numero pone l’attenzione su diverse questioni: in primo luogo, restituisce i risultati del progetto Novum corpus fontanianum, dedicato allo scienziato Felice Fontana (1730-1805), e da poco giunto a conclusione, evidenziando le novità rispetto alle precedenti ricerche e aprendo nuovi campi d’indagine, tra cui quello sul ruolo della scienza nella società contemporanea. Il contributo sulle indagini di fisica teorica di Hideki Yukawa e Sin-Itiro Tomonaga e sul legame che queste hanno avuto con il pensiero giapponese ci permette di estendere lo sguardo verso l’Asia, e allo stesso tempo risponde a una delle esigenze scientifico-editoriali di questa rivista, ovvero la necessità di ricostruire la storia dei saperi scientifici superando la dimensione eurocentrica: è un obiettivo ambizioso, ma certamente in linea con un mondo della conoscenza sempre più globalizzato. L’ultimo saggio di questa sezione è dedicato alla categoria di humanitas scientifica costruita da Federigo Enriques a partire dalle ricerche sul problema dei fondamenti e in rapporto alla tradizione storico-filosofica. L’approccio enriquesiano non si muoveva sul piano meramente teorico, ma contemplava evidenti risvolti pratici, e mirava a intervenire nella formazione degli insegnanti di matematica, con aperture a esperienze didattiche internazionali e allo studio della storia della scienza. Dunque, in modo inatteso – un felice caso di serendipity, si potrebbe definire – questo saggio funge da ponte con il racconto di un’esperienza di integrazione tra discipline STEAM e humanities tracciato nella sezione Did-acta.
La storia materiale della scienza trova uno spazio privilegiato nella sezione Patrimoni affrontando, questa volta, le tematiche della catalogazione e della valorizzazione degli antichi strumenti di astronomia. Il caso analizzato è preceduto da una disamina normativa che introduce il lettore al complesso quadro legislativo che tutela il nostro patrimonio culturale. Infine, prosegue la pubblicazione delle biografie delle scienziate e degli scienziati italiani o naturalizzati tali, avendo trascorso una parentesi consistente della loro vita professionale nel nostro Paese. La sezione Biographica è collegata al progetto Archivio Biografico della Cultura Scientifica Italiana, realizzato dall’ILIESI CNR in collaborazione con la SISS e con il Museo Galileo, che sta per entrare nel vivo.
In ultimo, ma non per ultimo, con questo numero abbiamo inaugurato la modalità online first, che per studiose e studiosi, soprattutto all’inizio della carriera, consente di avere il contributo immediatamente ‘spendibile’ nei vari repository ancora prima della pubblicazione in cartaceo.
Buona lettura e ad maiora!
Luigi Ingaliso
Università degli Studi di Catania
Erika Luciano
Università degli Studi di Torino